La seconda fase di INDAGINE SUI NON ABITANTI si sta svolgendo a Matera nel quartiere di Serra Venerdì. Dopo avere parlato con gli abitanti della Giudecca a Venezia, a partire da Giugno stiamo ascoltando le storie di Serra Venerdì, provando a capire similitudini e differenze con il caso veneziano. Creare un confronto tra luoghi e avvenimenti allo stesso tempo vicini e diversi aiuta a capire la nostra storia, le evoluzioni e le regressioni dei cambiamenti culturali, cosa dobbiamo imparare dal passato per progettare case e quartieri migliori nel futuro. Ci interessa sentire direttamente dagli abitanti che tipo di legame esiste tra loro e gli spazi del quartiere, in che modo il tempo e le persone hanno trasformato le case e gli spazi pubblici, cosa si potrebbe migliorare e cosa invece è stato così utile da poter diventare un modello per altri luoghi domani. In Italia le case popolari sono state un passo importante del nostro percorso civico e Matera un vero e proprio “laboratorio” per le innovazioni nel campo. SERRA VENERDÌ è un posto speciale, i suoi abitanti sono molto legati al quartiere: lo vivono con grande piacere e sono pronti a raccontare grandi e piccoli eventi che hanno costruito questo legame. Ma quali sono le ragioni di un quartiere così riuscito? Davvero l’eredità delle relazioni sociali che arrivano dai Sassi è stata la matrice per una convivenza armoniosa? Che ruolo ha avuto nell’affermazione dell’identità di Serra Venerdì il progetto dell’architetto Piccinato fatto di case immerse nel verde che si ispirava ai modelli scandinavi? Possiamo pensare che il quartiere “Apaches”, qualche volta visto con distanza dal resto della città, è invece un buon modello sociale e architettonico da applicare in altri contesti ed in altri quartieri di edilizia popolare? INDAGINE SUI NON ABITANTI ed il festival NESSUNO RESTI FUORI stanno lavorando assieme su Serra Venerdì collaborando con ATER Venezia e Matera, con l’Archivio di Stato di Matera per capire di più di questo quartiere e raccontare le storie di una città direttamente dai cittadini. Queste ricerche hanno due obiettivi: essere la base per una discussione nazionale delle ATER che mira a migliorare la qualità di vita delle case popolari; comporre un pezzo della ricerca del progetto Architetture della Vergogna che nel 2019 sarà una delle attività della Capitale Europea della Cultura. Architecture of Shame affronta la relazione tra architettura e vergogna sotto due punti di vista simmetrici: ci chiediamo di quanti luoghi, architetture, città oggi ci “vergogniamo” di cui domani potremmo riconoscere qualità che oggi non vediamo. E al contrario, quante forme di organizzazione dello spazio oggi percepiamo come parte normale della nostra vita e invece dovrebbero essere associate ad un sentimento di vergogna? A partire da Matera si propone una “terapia collettiva per l’architettura europea”, che mira a scoprire cosa abbiamo di grande sotto gli occhi e come intendiamo migliorarci.
SOSTENUTO / PATROCINATO
Evento patrocinato da Matera 2019
Link utili
HASHTAG: #indaginesuinonabitanti, #AoS, #letstalkaboutshame, #nessunorestifuori, #Matera2019
Indagine sui non Abitanti
0Quando
Mer 28 Giugno 2017
dalle h 18.30 alle h 20.30
Costo e Target
Gratuito
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Evento patrocinato da Matera 2019
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